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Il genere crime, inchieste e affini

In questa puntata parleremo di uno dei generi più battuti dai podcast, il genere crime. Chiaro che il materiale è tantissimo quindi la breve lista che faremo in questi pochi minuti di podcast non sarà certamente esaustiva e si baserà, come sempre, sui miei recenti ascolti.

Io sono Ale Porro dei Walkadelici e questo è Listamind, il podcast che parla di podcast attraverso brevi liste di “cose” audio che mi sono piaciute e che quindi consiglio. Se poi piaceranno anche a voi non so, so che me lo potrete tranquillamente far sapere scrivendo a listamindpodcast@gmail.com oppure iscrivendovi al nuovissimo gruppo “Podcast che passione!” su Facebook. Allora forza, procediamo con la mia lista!

Il genere crime, lista (tanto per iniziare :-))

Dpen Crimini (Puntate sul caso Yara Gambirasio)

Polvere

Crime Magazine: Serial Killer (Coppie assassine, il caso di Ken e Barbie)

Demoni Urbani

Emanuela Orlandi, il caso è aperto

Sì, è stata davvero dura scriverne solo cinque podcast del genere crime, e non vuole dire che questi siano i migliori… Avrei potuto, ad esempio, parlare anche di Veleno, dei vari podcast ricavati da trasmissioni televisive, come quelle di Carlo Lucarelli o di Saviano, o avrei potuto citare qualche serie americana, ad esempio Serial, la più importante, ma lo faremo più avanti. Questa è una lista provvisoria che mi ripropongo di integrare prossimamente.

Dpen Crimini (Puntate sul caso Yara Gambirasio)

Lo cito per primo perché è davvero l’ultimo che ho sentito, in ordine di tempo. Palla, che è uno dei due fondatori di Dpen, ci racconta il caso in questione in modo confidenziale e rilassato, senza editing né montaggio, approfondendo l’argomento durante live della durata fissa di 45 minuti che poi si allungano in più puntate. Quelle su Yara Gambirasio sono forse una decina, non le ho contate. E non è l’unico caso trattato. Direi che è una bella fonte di informazioni per gli appassionati, che posso anche interagire durante le live. Mi è piaciuto.

Polvere

Polvere è tutto un altro tipo di podcast. Si tratta infatti di un podcast di inchiesta, giornalistico, direi sul modello Veleno. Molto ben fatto e, soprattutto, devo dire che mi ha stupito. Ho iniziato ad ascoltarlo un po’ così, senza troppe speranze, perché parla del famosissimo caso Marta Russo, quello della studente uccisa nell’università La Sapienza a Roma, in pieno giorno, nel 1997. Una mia coetanea, quindi ne ho sentito parlare, me lo ricordo bene… certo Scattone, Ferraro, nomi che mi suonano. Quelli che hanno ucciso la ragazza un po’ per gioco, per noia, per far vedere che erano i più super di tutti… e invece, ascoltando Polvere, capisci che non è andata proprio così… (forse)

Crime Magazine: Serial Killer (Coppie assassine, il caso di Ken e Barbie)

Torniamo sul casereccio. Ma non lo dico assolutamente in termini negativi, anzi. I podcast fatti così, con un microfono o forse neanche, pronti via e si registra, sono secondo me ricchi di fascino, e qui sembra quasi di essere segretamente in ascolto di queste due conduttrici, Sara Uslenghi e Cristina Brondoni, mentre fanno una chiacchierata al telefono sul caso in questione. Un podcast “con una certa dose di ironia e solide basi scientifiche”, così dicono nella descrizione ed effettivamente, questo accade. Vi linko il caso di Ken e Barbie, un caso davvero curioso.

Demoni urbani

E proviamo a esplorare un’altra modalità del genere crime, qui si parla di crimini realmente accaduti, raccontando nel frattempo la città dove ha preso forma la vicenda. Si tratta però, in questo caso, di un podcast molto costruito, montato, editato e ben narrato, con una voce davvero importante e caratteristica, quella di Francesco Migliaccio. L’importante qui è la narrazione del caso, più che l’aspetto di approfondimento, di inchiesta, presente nei precedenti. Le atmosfere sono ben congeniate, il podcast è fatto da Gli Ascoltabili. Una garanzia.

Emanuela Orlandi, il caso è aperto

Torniamo qui a un podcast d’inchiesta che si pone delle domande e racconta i possibili sviluppi di una caso senza fine, che non ha mai avuto e forse mai avrà conclusione. Il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina della Città del Vaticano che allora aveva 15 anni. Misteri, qualche colpo di scena che finisce nel nulla, perversione e depravazione dei potenti, papi, monsignori, in qualche modo si parla di tutti, insomma, sembra una storia inventata, peccato che manchi di finale.

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