Con il collettivo Manamanà la musica improvvisata non si lascia facilmente racchiudere in categorie ristrette. Può passare dal blues, dal jazz, dalla musica classica, dal punk e poi tornare da dove è partita, liberamente, seguendo l’ispirazione del qui ed ora.
Così come non è la stessa cosa suonare davanti a un pubblico composto da mamme e bambini piccolissimi, oppure in un pub; in un concerto davanti a un pubblico seduto e attento ad ogni nota, oppure in strada, mentre la gente passa e solo i più attenti sono disposti a fermarsi ad ascoltare.
Cambia il modo di suonare, cambiano i volumi, cambiano i respiri. Edwin Gordon, l’inventore della Music Learning Theory, diceva che la musica si apprende nello stesso modo in cui si apprende il linguaggio parlato: la lingua materna. La musica è un dialogo tra musicista e pubblico, che cambia in funzione del momento che si sta vivendo.
Il collettivo Manamanà suona in contesti molto delicati, davanti a bambini dagli zero ai sei anni di età, in concerti ispirati alla MLT di Gordon, dove si suona senza spingere sullo strumento, dove il silenzio è quasi più importante del suono, dove i pianissimo sono la regola, ma la musica che suonano, se suonata in contesti differenti, può avere ben altre sonorità.
Nel disco “The Child is Father of the Man” i suoni sono spesso ruvidi e taglienti, per poi tornare ad essere sognanti e delicati, ispirati dalla sala vuota, dove i musicisti sono disposti in un largo cerchio e si possono guardare per decidere cosa sarà del tema musicale che stanno portando chissà dove, e poi tornano lì dove si trovano, in una zona periferica, all’interno di una fabbrica abbandonata col rumore del generatore elettrico che si sente in lontananza, e lì sono di nuovo compatti e spigolosi… forse perchè il bambino che è in loro, si è mostrato nel suo lato più vivace, irriverente e capriccioso.
Alessandro Porro – Contrabbasso, vari strumenti a corde, voce
Filippo Cozzi – Sax
Andrea Daloiso – Chitarra elettrica, Tromba, Flicorno
Stefano Ferrari – Voce
Additional players:
Stefano Ferrari – Voce
Alessio Gavioli – Drum
Nicola Porcu – Basso elettrico, percussioni
Flavio Camurri – Chitarra, mandolino
Manamanà e i bambini
Nel complesso mondo dei genitori esiste, fortunatamente, una sempre maggior attenzione rivolta all’educazione musicale dei bambini, fin dai primi mesi di vita.
Per questo riteniamo di fondamentale importanza pensare e organizzare concerti per bimbi e genitori, in una modalità che sia per loro fruibile, appassionante e anche educativa.
Manamanà è un collettivo di musicisti nato per esibirsi attorno al pubblico migliore che possa esistere: i bambini.
La musica dei Manamanà è ricca e complessa, principalmente improntata sull’improvvisazione, sulla possibilità di “parlare” diversi linguaggi musicali, sull’uso di scale e ritmi spesso inusuali, sul dialogo sonoro con il pubblico.
Per questo motivo riesce a coinvolgere un’ampia fascia d’età, neonati, bambini, ma anche adulti; senza alcuna spiegazione, senza l’uso di parole, soltanto attraverso la musica.
Il concerto è pensato e strutturato secondo la Music Learning Theory di Edwin Gordon da insegnanti qualificati che lavorano con la musica in ambito infantile.
Il Collettivo Manamanà è modulabile per quello che riguarda l’organico, così come il repertorio proposto, che può esser modificato in base al contesto, alle caratteristiche e alle tematiche dell’evento che accoglie il concerto.
Il concerto è ideato e diretto da Alessandro Porro (Insegnante Associato Aigam – Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento musicale) e da Filippo Cozzi (Docente Certificato Audiation Institute).

